La storia antica
L’anonimato di atleti e artisti della Sardegna antica è voluto dalla loro cultura, così sacrale e trascendentale, in cui il divino annulla ogni precisa personificazione individualistica.
Un bronzetto proveniente da Monti Arcosu (Uta) 1800 a.C. >> 238 a.C, raffigura due persone in lotta , che “gherrant” (oggi come allora la lotta e’ guerra per i sardi). Anche se non possiamo dire con certezza se vengono raffigurate due divinità o due atleti, tutti sono concordi sul fatto che stiano lottando.
Indossano una corta e attillata tunica al corpo, portano gambali a strisce ai polpacci, hanno la testa scoperta e sono scalzi. La gara sembra terminata: infatti il vincitore ha steso bocconi il rivale e con il quale, artigliandogli i piedi con i propri e afferrandolo ai polsi per immobilizzarlo, sembra stia vincendo in maniera definitiva: gli sta sopra con tutto il suo peso e calca con le ginocchia le anche del vinto.
Quest’ultimo, facendo un enorme sforzo, tira su il capo guardando il vincitore. La linea superiore, flessuosa e movimentata, rende la vibrante vivacità del corpo di chi ha trionfato, mentre nelle membra rigidamente tese del vinto, così modellate per contrasto, non si riscontra nessun movimento agonistico, per cui è chiara l’inerzia, l’immobilità del perdente.
Non diversamente, il pastore sardo moderno, che soccombe in sa Strumpa, guarda l’avversario che lo ha prostrato dopo uno strenuo corpo a corpo nella gara rusticana. In tal modo il passato e il presente sembrano saldarsi nel lungo tempo della tradizione.
The ancient story
The anonymity of athletes and artists of ancient Sardinia is wanted by their culture, so sacred and trascendental, in which the divine cancel any precise embodiment individualistic. a bronze statuettes from Arcosu mountains (Uta) 1800 bc >> 238 bc, depiciting two people in struggle, that “gherrant” (now is a struggle and then the war for the Sardinians).
Although thwe can not say for sure if two gods are depicted, or two athletes, all are agreed that are struggling. They wear a short tunic and tight to the body, wear leggings with stripes around the cuff, have the head uncovered and barefoot. The race seemed to have ended: in fact the winner was lying face down with his arch rival who, with their claws and feet grasping to immobilize the wrists, seems to be winning conclusively: the above is with all his weight and crowd with her knees also won.
The latter, making a huge effort, pulls his head looking at the winnwr. The top line, supple and lively, making the vibrant vitality of the body of someone who has triumphed, while in the limbs won the origidly outstretched, as well modeled by contrast, is not seen no movement racing, it is clear inertia, immobility of the loser. Otherwise, the modern Sardinian shepherd, who succumbs to Strumpa know, look the opponent who has prostrate after a strenuous competition in the melee rustican.
In this way the past and present seem to weld in a long time tradition.